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Le origini del Lago

Le origini del Lago

Pusiano, o Eupili, come veniva chiamato in epoca romana, è un lago prealpino tra le colline dell’anfiteatro morenico della Brianza, a 258 metri d’altitudine, con una superficie di 5,25 km2. E’ il più grande dei laghi briantei, ed il più profondo, ben 27 metri.  Come tutti i laghi briantei anche quello di Pusiano mostra quindi le caratteristiche tipiche di un bacino di origine glaciale. Alla sua formazione, esso costituiva con il lago di Alserio un unico corpo d’acqua, che solo in epoche più recenti si separarono a causa dell’accumulo dei sedimenti portati dal fiume Lambro, nonchè dell’attività umana di bonifica. Il suo emissario è il Lambro, che ne è pure l’immissario con il nome di Lambrone, deviazione artificiale dell’originario corso del Lambro.

La parte settentrionale della Brianza, precisamente la conca dei laghi eupilei, fu abitata dall’uomo già in epoca preistorica a cominciare dall’età neolitica di cui sono rimaste tracce nella grotta del Buco del Piombo e sulle pendici del monte Cornizzolo.  Successivamente la presenza dell’uomo lascio segni lungo le rive dei laghi di Annone e di Pusiano e nelle necropoli di Orsenigo, Cantù, Buccinigo e Montorfano.

Circa 8.000 anni fa questo territorio era in parte coperto dal canneto, in parte dalla foresta e in parte dalla brughiera, i nostri antenati vivevano in stazioni lacustri piantate su palafitte nelle insenature tranquille dei laghi di Pusiano, Annone e Montorfano. Queste primitive popolazioni facevano parte del gruppo degli Ibero – Liguri e non avevano ancora nulla in comune con i Celti e con i Romani, qui arrivati successivamente. La storia delle scoperte archeologiche nella nostra Brianza ebbe inizio nel 1856 quando alla profondità di circa tre metri nella torbiera di Bosisio si scoprì un bellissimo “paalstab” o ascia di bronzo, e varie punte di freccia in selce.

Nel maggio del ’63 nella graziosa isola dei cipressi sul lago di Pusiano si riscontrò l’esistenza di una stazione lacustre su palafitta.   Rappresentazione di una palafitta. Le ricerche vennero quindi proseguite nel lago di Pusiano, nella torbiera di Bosisio denominata “il pascolo” e nella torbiera detta “comarcia” posta nell’insenatura orientale del lago di Pusiano sul confine con il Comune di Cesana Brianza.  La stazione lacustre su palafitta fu dunque la sede viva, di abitazione, di lavoro, di comunità, in epoche remotissime, dei nostri antenati, i quali praticarono non solo la pesca, l’agricoltura, la pastorizia, ma anche l’industria, cioè la costruzione di oggetti utili ed ornamentali, manufatti veri destinati anche al commercio.

I nostri antenati crearono qui le istituzioni, i sistemi di vita, che sostanzialmente perdurano ancora oggi. Cacciavano e pescavano insieme, lavoravano insieme, dividevano equamente fra loro la selvaggina e tutto il frutto del lavoro comune. Erano pochi, vivevano in pace e si aiutavano in ogni occorrenza.